Come usare le viti
Viti: cosa c’è da sapere
Le classiche viti per il legno hanno il gambo conico, sono fatte in ferro o in ottone e il loro costo è estremamente ridotto: per la loro conformazione, le viti sono in grado di garantire un eccellente servizio di tenuta tra più pezzi di legno, grazie alla facilità con la quale penetrano.
Non sempre, però, vanno bene le classiche viti: per il legno truciolare, infatti, vengono adoperate delle bocchette da fissare nel legno, dove poi successivamente verrà inserita una vite filettata.
Al giorno d’oggi vengono usate sempre più spesso viti da legno con gambo cilindrico dalla filettatura molto marcata, che sono in grado di offrire un’ottima tenuta in materiali poco compatti e anche, visto che sono create con acciaio di buona qualità, valide per l’MDF (pannello di fibra a media densità) e per qualsiasi tipo di legno.
Caratteristiche e tipologie di viti
Una vite è composta dalle seguenti parti: la testa, il gambo, il nocciolo, il filetto e la punta.
Molto spesso il taglio diritto sulla testa che serve al cacciavite per l’avvitamento si presenta sotto varie forme.
In molto casi può essere necessario praticare un foro d’entrata per la vite, in modo da facilitare la penetrazione della vite stessa nel legno, dove il diametro del foro dev’essere uguale o anche leggermente più piccolo del diametro del nocciolo della vite stessa.
E’ anche utile, poi, per ridurre l’attrito tra vite e legno o, più semplicemente, per diminuire lo sforzo provocato dall’avvitamento, strofinare il filetto della vite su un pezzo di sapone o aggiungere un po’ di grasso, mentre si sconsiglia l’uso di olio, in quanto potrebbe macchiare il legno.
La vite lavora al meglio quando attraversa il legno con un’inclinazione di circa 90°; qualora la vite venisse inserita parallelamente o con angoli inferiori o superiori a 90° alle fibre del legno, offrirebbe una tenuta molto ridotta.
C’è da aggiungere, poi, che le viti a testa svasata vanno affondate a filo nel legno, dopo aver realizzato una fresatura sulla superficie della tavola; in caso non si disponesse di una fresa adatta, si può usare in alternativa una punta da trapano con diametro pari o leggermente superiore a quello della testa della vite.
Un altro particolare tipo di vite, le viti autofilettanti / autoperforanti per lamiere, richiedono un foro d’entrata con un diametro inferiore a quello del nocciolo, senza contare che si possono trovare in commercio viti autoperforanti che non necessitano affatto di un foro preesistente, dato che tali viti si possono applicare tranquillamente con un avvitatore a batteria.
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